I cavalli sappiamo bene che sono, potenzialmente, tra gli sceneggiatori più eclettici
e variegati di questo mondo. Sono infatti in grado di suggerire racconti di ogni genere,
dalle favole più dolci ai melodrammi più intensi con tutte le digressioni possibili ed immaginabili.
Racconti che non si fermano ai soli cavalli ma intrecciano, imprescindibilmente, la vita e le emozioni di uomini, donne, famiglie intere o addirittura diverse generazioni alle volte.
Questa storia, che vi vogliamo raccontare oggi, fa parte proprio di quest'ultima classe.
E' la storia di una cavalla che diventa il marchio di una famiglia impegnata da due generazioni nei cavalli da corsa, prima nella realtà dei palii, poi spostandosi in quella delle piste da corsa.
La cavalla si chiama Annyrock Girl, da King Charlemagne ed Annie Girl.
La mamma di Annie Girl (Eugenia Farm) si era già distinta per avere dato alla luce un buon cavallo come Noll Wallop (High Chapparal), capace di vincere il Trial per le 2000 Ghinee Irlandesi a Leopardstown, Gr3.
Annyrock Girl viene acquistata da Gianluca Semenzato, alle aste SGA nel 2004 per €. 14.000.
In pista si distingue subito con un secondo posto al debutto nel Poncia a cui segue la vittoria in maiden sempre a San Siro e soprattutto un valido quarto posto nel Premio Crespi LR, vicina a fanciulle quali Dionisia e Champion Place.
Nella restante parte della carriera, Annyrock Girl non ripete le sue prime tre prestazioni ma si mantiene comunque a buon livello riportando 5 vittorie e tanti piazzamenti da Milano a Firenze passando per Livorno.
Nel 2007 la cavalla passa all'Asta Generale SGA, nella sezione in training, ma la famiglia Semenzato non la lascia partire e se la riaggiudica per €.17.000.
La storia di ANNYROSE nasce proprio quel giorno, quando Gianluca Semenzato decide di mettere Annyrock Girl in razza.
Viene destinata subito ai migliori stalloni italiani, partendo da Blu Air Force nel 2010,
poi Mujahid nel 2011, Gladiatorus nel 2012,
Sakhee's Secret nel 2016 ed infine Frozen Power nel 2017.
Il suo primo prodotto, Rock Force da Blu Air Force non è fortunato e, pur mostrando qualità da vendere in lavoro, non arriva al debutto per contrattempi fisici. Il destino del maschio viene subito riscattato da una femmina, Piccola Anna, cavalla dal cuore e carattere da corsa che resta, con le sue 9 vittorie, nei ricordi di molti scommettitori, specialmente toscani.
E' poi il turno di Gladianna, da Gladiatorus, che parte bene con piazzamenti ed una vittoria per dispersione in maiden fiorentina che fa ben sperare tanto da andare a provare tre buone condizionate romane. La cavalla ha qualità ma soffre di alcune problematiche fisiche che ne limitano la resa in corsa. Vince tre corse e poi a 4 anni si ferma lasciando le piste.
Il quarto prodotto di Annyrock Girl è Segreto di Anna, da Sakhee's Secret.
Qualche piazzamento a 2 anni e poi più niente.
Davide Terzuolo/Semenzato, giovane ed appassionatissimo Gentleman Rider figlio di Gianluca, ci racconta che la scelta di portare Annyrock Girl a visitare Frozen Power, stallone in quella stagione di stanza al Centro Equino Arcadia, arriva nella consapevolezza che quella del 2016 sarebbe stata l'ultima copertura della fattrice. In pratica, l'ultima pallottola da sparare.
L'11 aprile del 2017 nasce ANNYROSE,
da Frozen Power ed Annyrock Girl.
Nessuno probabilmente se ne accorge,
a parte ovviamente la famiglia Terzuolo-Semenzato, fino a quando, il primo sabato pomeriggio di fine lockdown, una sauretta potente e compatta illumina la retta di San Siro con un arrembante finale al largo di tutte finendo vicina alla stimata portacolori dei Sigg. Roveda, Napulè.
La femmina è allenata presso il centro di San Siro da Marinella Arienti che, visto il debutto, decide di riportare subito in pista Annyrose in una maiden sulla distanza allungata dei 1.800 metri.
Personalmente non riesco a vedere la corsa in diretta. Verso le sei e mezzo, a fine corse, mi arriva una chiamata del mio amico Perizio. "Ma hai visto cosa ha fatto quella saura nella maiden a 1.800???". Rispondo di no.
Lui, secco come sempre, ribatte "Eh, vai a vederla e poi mi dici".
Quello che ha fatto, soprattutto il modo in cui lo ha fatto, è meglio vederlo piuttosto che scriverlo.
E noi, insieme alla famiglia Terzuolo/Semenzato, oggi, nel Premio Baggio, ultimo viatico per le Oaks d'Italia, siamo assolutamente certi di quale sia la cavalla da tifare.
(White)
Seguo abbastanza poco l'italico galoppo,piu' che altro puledri e cavalli di amici ma queste sono le storie piu' belle per chi ancora crede nella magia dei purosangue .Fa piacere anche per Giulio Chioffi un fantino che non ha avuto il risalto che avrebbe potuto avere alla luce della presenza di qualche sontuoso pippone che infesta le piste nostrane . Io per natura non sono superstizioso (molti proprietari e trainers lo sono non solo qua,,,) e il vostro bell'articolo prima della corsa conferma che certe manie ancora presenti non hanno senso visto la bella vittoria della cavalla .Come disse Nelson Mandela " A volte un vincitore e' uno che non si e' mai arreso " e questa frase si applica be…