L'unica cosa positiva di non avere avuto partenti nel derby-day era la possibilità di fregarsene
del dress-code e limitare, quantomeno, i disagi dovuti ad un caldo inevitabilmente opprimente
almeno fino al tardo pomeriggio.
Dopo il calar del sole, invece, ci fossero state altre 10 corse in notturna le avremmo fatte senza alcuno sforzo a supporto del fatto che le corse in notturna, se ben organizzate e supportate da servizi e spettacolo (cosa assente a Capannelle), sarebbero in grado di riavvicinare tante persone agli ippodromi ed ai cavalli.
Detto questo, avremmo preferito strozzare al caldo con giacca e cravatta se fossimo stati noi i proprietari di TUSCAN GAZE, non soltanto vincitore del Derby edizione 137 ma anche protagonista di una operazione di mercato decisamente lungimirante condotta dai Signori Bietolini ed i loro recenti proprietari, i Sigg. Antonio Calderone e Massimo Putti, quest'ultimo già rappresentato in pista dai colori della Sc. Quadrifoglio (Spygate, New Queen, Cypress Point).
Più che analizzare l'aspetto agonistico della corsa, vogliamo soffermarci qualche secondo sul business vincente realizzato nell'occasione dal team del vincitore.
Perchè l'ippica è anche questa, un business, non necessariamente sempre, per i proprietari, a perdere.
In realtà, i primi a provare una soluzione simile per questa edizione 2020 erano stati i Signori di Cenaia, Alduino e Stefano Botti, per conto della Sc. Giglio Sardo, che alle Autumn Sales, prevedendo di non avere soggetti da Derby fatti in casa come invece era accaduto nelle passate edizioni con i vari Mc Mahon, Goldstream e Summer Festival, aveva sapientemente acquistato per 68.000 ghinee un due anni in prospettiva classica, quel Baptism (Sea the Stars) vincitore del Botticelli e quarto poi nel Derby.
Alla stessa stregua, il team della MAG Horse Racing, dopo avere individuato il soggetto dalle caratteristiche giuste per la prova in questione, ha finalizzato una trattativa molto articolata e di non semplice gestione con personaggi del calibro di Lady Bamsford, Magnier, Smith & Tabor, ovvero gruppo Coolmore.
Altro aspetto gestito alla perfezione dal team, soprattutto dal nuovo trainer del cavallo, Gabriele Bietolini supportato nell'occasione dal fratello Gianluca, è stato il lungo viaggio del cavallo da Clarehaven a Roma che poteva rappresentare, a causa dei tempi ravvicinati e del caldo opprimente, un fattore dalla criticità non indifferente e tale da poter incidere sulla stessa prestazione del cavallo.
Partito da Newmarket ad inizio luglio, Tuscan Gaze ha fatto una prima sosta di qualche giorno a in Francia presso le scuderie di Gianluca Bietolini, per poi puntare su Capannelle dove era arrivato giovedi.
Il sauro, dal modello solido ed appariscente, proprio del cavallo tardivo, si presentava
al tondino in splendida condizione dimostrando di non avere sofferto alcun problema di ambientamento dopo il lungo viaggio e tre cambi di box in meno di due settimane.
Tornando all'operazione di mercato, sulla quale ci piace soffermarci per i motivi sopra riportati, Tuscan Gaze, acquistato privatamente con l'aggiunta di eventuali bonus legati ai risultati in pista, oltre ad avere riportato da imbattuto l'edizione 137° del Derby si è già ampiamente ripagato portando nelle casse della MAG un premio pari a 272.000 euro (la dotazione del Derby 2020 era di ben 704.000 euro).
Oltre a questo va considerato il valore accresciuto di un soggetto che si è preso dal Racing post un rating Rpr tra i più bassi rispetto allo storico della corsa, 100 (pari ad un 113-114 italiano), ma che rispecchia le caratteristiche di un cavallo in piena crescita agonistica che potrebbe avere ancora margini di miglioramento. Per la cronaca Mc Mahon aveva riportato 112 di Rpr, mentre Goldstream 111. A fare linea quest'anno le presenze straniere che con King's Caper fissava il rating iniziale in 90-92 di Rpr, decisamente basso per una tale tipologia di prova.
Sebbene il rating conseguito destituisca la corsa del suo storico valore, Tuscan Gaze ha comunque mostrato qualità superando ogni possibile problematica emersa alla vigilia e legata al terreno sicuramente troppo scorrevole, al passaggio ad un clima torrido ed infine anche ad un treno di corsa decisamente lento per il genere di prova affrontata (oltre 2 secondi sotto lo standard time).
La genealogia regale, Galileo su Crystal Gaze (Rainbow Quest), completa il quadro di una operazione di mercato vincente anche per eventuali prospettive stalloniere che Tuscan Gaze, a fine carriera, potrebbe avere sia a livello locale che internazionale in quei Paesi appena sotto la prima fascia dove una paternità simile risulti ancora mancante o poco rappresentata.
E secondo noi, lo stesso programma del cavallo dovrebbe tenere in considerazione proprio la valorizzazione del cavallo sotto quest'ultimo aspetto che potrebbe apportare all'operazione già vincente, un ulteriore valore aggiunto.
Fa molto piacere che ad avere riportato il successo sia un team di proprietari del tutto nuovo che una volta tanto, accostandosi a questo mondo, non si è bruciato riportando anzi un successo che resterà per sempre nella storia dei loro ricordi.
Che dire, bravi. Molto, molto bravi.
(White)
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